Storia del Club di Calcio più antico d'Italia
Il palmarès include una Coppa Italia (1937), quattro trionfi internazionali (2 Coppe delle Alpi nel 1962 e 1964, 1 Coppa dell’Amicizia Italo-Francese nel 1963, i1 Torneo Anglo-Italiano nel 1996) e molteplici successi agli albori (menzioni speciali per Palla Dapples e Coppa Lombardia).
L’attività promossa alle origini fu fondamentale per diffondere la pratica del calcio e i valori dello sport.
La società fa parte dal 2013 del Club dei Pionieri, ente riconosciuto dalla F.I.F.A., comprendente l’albero genealogico dei club più antichi al mondo.
Le tradizioni del Genoa riconducono a una miriade di vicende e nomi, storie e racconti che hanno accompagnato, lungo la parabola dei risultati sportivi, trasformazioni epocali, mutamenti di scenari, evoluzioni dei costumi. Il Genoa come fenomeno sociale e patrimonio della comunità nel binomio ultrasecolare con Genova.
Il Genoa detiene numerosi primati, alcuni sportivi ed altri relativi all’organizzazione e alla vita della Società e della Comunità genoana.
Hall of Fame
E’ un progetto realizzato dalla Fondazione Genoa 1893 ETS e dal Genoa Cricket and Football Club nato dalla volontà di valorizzare il patrimonio e la storia del Genoa Cricket and Football Club attraverso l’evocazione della sua preziosa memoria storica, celebrando le personalità più rappresentative ed emblematiche che con la loro opera hanno contribuito a costruire e consolidare la storia del Club Calcistico più antico d’Italia
Gli Hall of Famers 2013 sono:
Giovanni DE PRÀ
Portiere del Genoa dal 1921 al 1933, con 19 presenze nella Nazionale Italiana. Nel luglio 1972 ricevette la Fronda d’Oro, riconoscimento destinato a chi in patria e nel mondo onora la terra ligure e la sua gente. Il 9 dicembre 1979, anno della sua morte, gli venne intitolata la strada che corre tra il torrente Bisagno e lo stadio ‘Luigi Ferraris’.Gianluca SIGNORINI sr
Arrivato al Genoa nel settembre 1988, prima ancora che calciatore, è stato un uomo di grande personalità. Era lui a guidare il reparto e a comandare le operazioni. Da ricordare la sua commossa esultanza il 4 giugno 1995 sotto la Gradinata Nord, dopo aver appreso dalla radio la notizia della rete subita a Milano, a tempo scaduto, dal Padova che regalava al Genoa lo spareggio-salvezza. Dopo la sua morte avvenuta il 6 novembre 2002, la sua maglia numero 6 venne ritirata dalla Società.Vincenzo TORRENTE
Giunto al Genoa diciannovenne nell’estate del 1985, si fece notare fin dall’inizio per la concentrazione nella marcatura e il senso della posizione; termina la sua carriera, senza soluzione di continuità, nel Genoa nel 2000 (secondo posto sia per stagioni disputate sia per presenze), giocando da libero.Ottavio BARBIERI
Difensore di fascia destra, dotato di grande corsa, fu l’unico grande prodotto del vivaio rossoblù nel Primo Dopoguerra facente parte la formidabile squadra che vinse due titoli negli anni Venti. Giocò in rossoblù dal 1919 al 1932 e rappresentò il Genoa per 21 volte nella Nazionale Italiana.Cláudio Ibraím VÁZ LEAL «BRANCO»
Terzino sinistro brasiliano arrivato dal Porto nel mercato di novembre del 1990, lasciò il segno nella storia del Genoa con una memorabile punizione che ridiede al «Popolo Rossoblù» un successo nel derby atteso da anni. Nelle successive due stagioni, era in quel momento uno dei migliori specialisti dei calci di punizioni e tra i più forti giocatori nel suo ruolo a livello mondiale.Gennaro RUOTOLO
Domenica 20 gennaio 2002, in Genoa-Pistoiese 1-1 Ruotolo disputò il 511° incontro (445° di campionato) ufficiale con il Genoa. Giocatore di grande ritmo, ha disputato i suoi migliori campionati tra il 1988/1989 e il 1991/1992, ma si è fatto notare anche per un successivo affinamento della tecnica, che lo ha portato a disputare alcune partite in qualità di regista.Mario BORTOLAZZI
Giunto venticinquenne al Genoa, ebbe un avvio non semplice, culminato con il calcio di rigore sbagliato in Coppa Italia con la Roma nel novembre 1990. Dal derby sorprendentemente vinto quattro giorni dopo si propose come il leader del centrocampo genoano fino a quando, nel 1998, con la rete della vittoria su calcio di punizione nella partita d’addio al “Luigi Ferraris” contro il Padova, decise di andare a giocare in Inghilterra nelle fila del West Bromwich Albion.Juán Carlos VERDEAL
Argentino di padre spagnolo e madre italiana, giocò nel Genoa dalla stagione 1946/1947 a quella 1948/1949, in cui disputò uno splendido girone d’andata, che ebbe la sua pagina più esaltante nella vittoria casalinga per 3-0 sul Grande Torino. Della sua tecnica sopraffina e del suo estro in campo il maggior beneficiario fu l’ala sinistra, Riccardo Dalla Torre.Carlos Alberto AGUILERA NOVA
Giunto nell’estate del 1989, «Pato», giocatore tecnico dal fisico minuto, si rivelò subito «spalla» ideale per il compagno di reparto di turno (che coppia con Skuhravy!) e nello stesso tempo micidiale finalizzatore. Indimenticabili le sue due reti a Liverpool, quando il Genoa il 18 marzo 1992 andò a violare, prima squadra italiana a farlo, l’“Anfield Road”.Roberto PRUZZO
Prodotto del vivaio rossoblù, Pruzzo era il tipico centravanti d’area di rigore, capace di sfruttare i pochi spazi che le rigide marcature ad uomo gli lasciavano. Dopo aver esordito nel 1973/1974 con il Genoa divenne, successivamente, il bomber della formazione rossoblù che contribuì alla promozione in Serie A, giungendo alla piazza d’onore nella classifica marcatori a tre lunghezze da Ciccio Graziani. L’anno seguente, al termine del campionato, Pruzzo lasciò per sempre il Genoa per passare alla Roma, dove giocò per dieci stagioni, prima di concludere la carriera alla Fiorentina.Tomás SKUHRAVY
Nell’estate del 1990 giunse al Genoa il centravanti dello Sparta Praga e della Cecoslovacchia, Skuhravy. Fenomenale colpitore di testa, l’aitante bomber segnò nel primo campionato 15 reti, senza alcun calcio di rigore. Un incidente durante la preparazione estiva nella successiva stagione ne minò l’integrità fisica, trasformando uno dei migliori centravanti al mondo in un ottimo interprete del ruolo. E’ stato in assoluto il giocatore più votato nella Hall of Fame 2014.Marco ROSSI
Bandiera e simbolo del Genoa in campo e oggi dirigente. Capitano di lungo corso, giocatore polivalente per qualita’ tecniche e fisiche. Straordinaria generosita’. Il club ha ritirato la maglia n 7 a fine carriera, iniziata in rossoblu’ nel 2003 e protrattasi per 11 stagioni e in tre differenti categorie. Per la sua duttilita’ e’ stato impiegato in quasi tutti i ruoli.I primati sportivi del Genoa CFC
Il Genoa Cricket and Football Club è
Genoa Club e Associazioni
Nel 1999 nasce l’Associazione Club Genoani (ACG). Il Coordinamento si scioglie e l’UTG aderisce come semplice club alla nuova realtà del tifo organizzato. Attualmente l’ACG, in un costante crescendo, annovera oltre 200 club, sparsi in tutto il mondo: 60 a Genova, 30 in Liguria, 9 in Italia, 5 nel mondo. L’attività dell’ACG si sviluppa su tre fronti: favorire l’aggregazione dei tifosi, la cura dei rapporti tra Società e Club, la promozione e l’ideazione di attività rivolte al sociale.
Esistono inoltre altri club come il Genoa Club San Fruttuoso, il Genoa Club Bolzaneto, il Genoa Club Lino Bonilauri e le Associazioni Un Cuore Grande Così Onlus e Grifoni in Rete.