Il trionfale primo campionato, interrotto nel 2020 dal Covid-19 Stadio “Dario De Martini” a Begato, domenica 24 novembre 2019: Genova Calcio Femminile-Genoa Women 0-9. In una giornata «polare» iniziò in quell’occasione il cammino in Campionato, a livello di Eccellenza, la quarta serie femminile, strutturato su un girone regionale, del Genoa Women, che nel suo girone di Coppa Italia aveva in precedenza vinto tutti gli incontri (sei, compresi quelli con l’Olimpic Pra’, poi escluso dalla competizione con annullamento dei risultati per un forfait). Le Grifonesse, guidate da Luca «Luchino» De Guglielmi e con un organico interamente costruito negli anni precedenti a livello giovanile, vinsero tutti gli incontri (dieci) prima della sospensione per il Covid-19, trovando nel solo Vado Femminile una resistenza (con due reti di Alessandra Massa e Alice Campora nei primi cinque minuti di gioco le genoane si aggiudicarono in casa lo «scontro diretto»), visto che le rivali vinsero otto partite, ne pareggiarono una e ne persero una. Essendo in vantaggio nella classifica finale «virtualmente» stilata con l’algoritmo, il Genoa Women venne promosso in Serie C.
Un Genoa Women ancora «a chilometro zero» conquistò un lusinghiero terzo posto nel Girone A della Serie C Dopo la promozione la società rossoblù scelse come proprio terreno di gioco casalingo il “Nazario Gambino” di Arenzano (in luogo del “Giovanni Battista Ferrando” di Genova-Prà’) e come allenatore Marco Oneto. Dopo un tremendo «battesimo del fuoco» (1-7 a Pinerolo) la squadra si ricompattò, riuscendo a ottenere nel doppio turno casalingo successivo un pareggio e una vittoria. Dopo tre mesi di sospensione per il Covid-19 il Campionato finalmente riprese e le Grifonesse si mostrarono attrezzate per affrontarlo, finendo alle spalle solamente della Pro Sesto Femminile (promossa in Serie A e non vittoriosa in almeno uno dei due incontri solamente contro il Genoa Women) e del Torino Women (battuto 4-2 sia all’andata sia al ritorno), rispetto al quale accusò un distacco di due punti, quanti ne ebbe di vantaggio sul Campomorone Lady, vera e propria «bestia nera» delle rossoblù (sconfitte 0-2 in Coppa Italia di Serie C e 0-1 e 0-3 in Campionato).
Miglioramento prestazionale del Genoa Women nel secondo Campionato di Serie C, sempre nel Girone A Ancora con Marco Oneto in panchina e con una squadra rafforzata da molti innesti provenienti dal Campomorone Lady, tra cui spiccarono la difensora venezuelana Fernanda Maria «Dinha» Fernandez Betancour, la centrocampista Giorgia «Gina» Bettalli e l’attaccante Giulia Tortarolo, il Genoa Women, sempre guidato da Marco Oneto, mantenne la ligusticità delle sue calciatrici (la stessa Fernandez Betancourt è di fatto una genovese), ma guadagnò in esperienza, forza muscolare e qualità tecnica nel nuovo Campionato, in cui le partecipanti al Girone A erano passate da dodici a sedici, terminandolo al secondo posto, distanziato di quindici punti dall’imbattuto Arezzo Femminile.
Al termine della penultima giornata il Genoa «scandinavo» festeggiò la certezza «matematica» di una sofferta salvezza nel suo primo Campionato «cadetto» Durante l’estate il Genoa Women acquisì il titolo sportivo del Cortefranca Women, in gravi difficoltà economiche, potendo così partecipare per la prima volta al Campionato di Serie B. Della campagna acquisti il «fiore all’occhiello» fu sicuramente l’ingaggio della «bomber» Caterina Bargi, ma, ciononostante, la squadra palesò limiti preoccupanti nella prima parte del Campionato. Il sodalizio rossoblù investì allora del ruolo di Direttrice Generale Marta Carissimi e durante la sospensione natalizia venne fatto un avvicendamento alla guida tecnica della squadra con il licenziamento di Oneto e l’arrivo di Antonio Filippini I. Vennero anche ingaggiate tre calciatrici scandinave, che affiancarono l’attaccante svedese Filippa Ebba Millqvist, già presente in organico: la difensora svedese Julia Hellström, la centrocampista svedese Ella Smith Ygfeldt e l’attaccante danese Sophie Jørgensen Bloch. (nessuna delle quattro scandinave sarebbe stata confermata). Dopo alcuni buoni risultati, la squadra, che aveva perso la capitana Giada Abate (gravissimo infortunio legamento crociato anteriore destro nella partita persa 0-4 in casa della Lazio Women domenica 12 marzo 2023), subì ben sette sconfitte consecutive, riuscendo a interrompere tale sequenza nelgativa con la vittoria alla penultima giornata per 4-1 in casa della San Marino Academy (quel giorno la certezza «matematica» della salvezza sarebbe arrivata comunque per la concomitante sconfitta per 1-5 del Tavagnacco Femminile in casa del Cesena Femminile).
Il secondo campionato di Serie B fu positivo nel girone d’andata e negativo in quello di ritorno Riconfermato come allenatore Filippini I, il Genoa Women cercò di migliorare il livello della «rosa», ingaggiando, tra le altre, la portiera Camilla Forcinella – in prestito dalla Juventus Women –, le difensore Chiara Mele II e la danese-canadese Heidi Samaja Giles, le «fantasiste» Arianna Acuti e Alessandra Massa, tornata dopo le esperienze – in prestito – romanista, sammarinese e clivense, e l’attaccante Claudia «Lupo» Ferrato. Dopo aver concluso al quinto posto in coabitazione con l’Hellas Verona il girone d’andata con 27 punti, frutto di nove vittorie e sei sconfitte, il Genoa Women iniziò il girone di ritorno con quattro pareggi e nelle successive undici giornate ottenne solamente tre vittorie, due pareggi e sei sconfitte, chiudendo il campionato in settima posizione con 42 punti.
Il lungo «braccio di ferro» tra rossoblù liguri ed emiliane si è concluso a favore del Genoa Women, che ha conquistato la promozione in Serie A Se nella storia di Genoa e Bologna il campionato ’24/’25 è «per antonomasia» quello delle finali e dei successivi spareggi della Lega del Nord 1924/1925 con corollario di violenze squadriste e indebiti interventi della politica, da ora potrà essere ricordato anche per il lungo «braccio di ferro» tra le due squadre femminili nel Campionato di Serie B per ottenere la promozione nella massima serie «al tramonto» del primo quarto del XXI sec., che, differentemente da quello di un secolo prima, si è risolto – al termine di una competizione non inficiata da interventi esterni – a favore del sodalizio ligure. Il fatto che il «format» della Serie A 2025/2026 sarebbe passato da dieci a dodici squadre comportava che le promozioni fossero tre «dirette» anziché, come negli anni scorsi una più un’eventuale altra dopo spareggi di andata e ritorno tra la seconda nella classifica di Serie B e la nona in quella di Serie A. Di fatto, però, la Ternana Women e il Parma Women si sono dimostrati sùbito nettamente più forti e, quindi, quando alla quinta giornata il Genoa Women ha ricevuto il Bologna Women, da cui quattro settimane prima era stato eliminato dalla Coppa Italia con il risultato di 0-3, si sapeva che quella sarebbe stata una partita importantissima. Il successo in quell’occasione per 1-0, abbinato all’1-1 del ritorno, ha dato alle rossoblù liguri, rinforzatesi durante le due sessioni di mercato con varie giocatrici, tra cui si sono segnalate in particolare le difensore Martina Di Bari e l’inglese naturalizzata maltese Emma Louise Lipman e le centrocampiste Giulia «Jackie» Giacobbo, Anastasia Ferrara e – di nazionalità maltese – Raquel Cuschieri, il vantaggio nella «classifica avulsa degli scontri diretti», che avrebbe risolto a loro favore un’eventuale situazione di parità in classifica. Il «tallone d’Achille» delle Grifonesse (guidate in questa stagione agonistica da Fabio Fossati sr.), che ha rischiato di comprometterne il felice esito del Campionato è stato quello delle partite in casa, da cui hanno raccolto 30 punti a fronte dei 34 ottenuti in trasferta. Come nel precedente Campionato si è registrata una flessione di rendimento nella seconda parte: ai 36 punti ottenuti nel girone d’andata se ne sono sommati 28 in quello di ritorno. Questa situazione ha fatto sì che il Bologna Women, che era distaccato alla fine del girone di andata di cinque punti, si sia trovato con tre punti di vantaggio con solamente quattro giornate da disputare. Fatale alle felsinee, che nei minuti finali della partita in casa contro la capolista Ternana Women erano riuscite a riportarsi dallo 0-2 al 2-2, è stata la rete al 54’ della ripresa nella XXVII giornata di Valeria Pirone, che ha ridato la vittoria alle rossoverdi umbre. A quel punto alle Grifonesse sarebbe bastato vincere gli ultimi tre incontri per essere sicure della promozione in Serie A, ma al termine del secondo, complice la sconfitta delle rivali «a distanza» per 1-2 in casa del Cesena Femminile, hanno avuto la certezza della promozione, poi festeggiata domenica 18 maggio 2025 alla “Cantera Stadium/Sciorba” di fronte a cinquecento tifosi rossoblù circa (pubblico mai così numeroso in precedenza e ci si augura medio nel prossimo massimo campionato!) nella partita pareggiata per 3-3 (con tre reti segnate dalle amaranto nei venti minuti finali) contro l’Arezzo Femminile.
Stefano Massa
(membro del Comitato Storico Scientifico della Fondazione Genoa 1893)