Una ricostruzione storica conferma: l’inglese William Garbutt guidò per 6 gare gli Azzurri - Fondazione Genoa 1893

Una ricostruzione storica conferma: l’inglese William Garbutt guidò per 6 gare gli Azzurri

Una ricostruzione storica conferma: l’inglese William Garbutt guidò per 6 gare gli Azzurri

Sulla base di una segnalazione pervenuta dal Comitato Ricerca e Storia del ‘Museo della Storia del Genoa’, il Museo del Calcio, con la collaborazione di alcuni storici del calcio e del ‘Museo della Fiorentina’, ha ricostruito come l’allenatore del Genoa tra il 1913 e il 1914 per 6 partite fu l’allenatore degli Azzurri.

Un accurato lavoro di ricostruzione storica, portato avanti nei mesi scorsi dalla Fondazione Museo del Calcio, grazie alla segnalazione dettagliata ricevuta dal Comitato Ricerca e Storia del ‘Museo della Storia del Genoa’ e alla collaborazione di due storici del calcio come David Bini e Massimo Cervelli del ‘Museo della Fiorentina’, ha finalmente riconosciuto che William Garbutt, l’allenatore inglese che rivoluzionò il calcio italiano all’inizio del ‘900 guidando il Genoa a 3 scudetti, fu anche allenatore della Nazionale italiana, tra il 1913 e il 1914, per 6 gare. Una conferma importante che fa chiarezza e rende giustizia all’allenatore inglese, da oggi riconosciuto dunque nell’elenco dei tecnici che, singolarmente o come membri di commissioni tecniche, abbiano guidato gli Azzurri in questi 111 anni di storia.

Il vice presidente della Fondazione Museo del Calcio, Matteo Marani, sottolinea come il risultato sia frutto di un lavoro di squadra: “È una scoperta di eccezionale valore storico quella che ha permesso di individuare in William Garbutt –  figura decisiva nello sviluppo del calcio italiano – il Ct della Nazionale azzurra tra il 1913 e 1914. Un tassello che va a impreziosire la storia di questo sport e la grande galleria di allenatori della Nazionale. Questo ‘ritrovamento’ è anche la prova compiuta di quanto la ricerca possa svilupparsi grazie all’integrazione tra Musei, come testimonia la preziosa collaborazione tra il Museo storico del Genoa e il Museo del calcio”.

“Per motivi che non sono chiari – segnalava Stefano Massa del comitato storico della Fondazione Genoa nella sua missiva alla FIGC – il ruolo di Garbutt non è stato ufficialmente riconosciuto, anche se appare nelle fotografie con gli Azzurri”. Proprio gli storici del Genoa, infatti, avevano riconosciuto Garbutt in alcune foto dell’epoca: contro l’Austria nel 1913 appare con la paglietta in testa e il farfallino (foto tratta dal vol. 1 della “Storia della Nazionale Italiana” curata da Pierluigi Brunori e Paolo Melani ed edito da Pa.Mela, Firenze nel 2011); contro la Francia nel marzo 1914 è riconoscibile come l’unico in borghese in una foto del settimanale milanese “Lettura Sportiva” del 1914 e in un’altra che venne pubblicata come fotografia di repertorio undici anni dopo, dal settimanale genovese “Il Calcio”.

“Nel primo periodo dell’attività della Nazionale Italiana – si legge nella lettera inviata da Massa – esistevano le commissioni tecniche (di cinque o sette persone, delegate a convocare i giocatori e a sceglierli con votazioni – ecco perché erano in numero dispari – al termine delle partite di allenamento tra Probabili e Possibili) e, in alternativa, il Commissario Unico (la cui presenza rendeva gli allenatori – ad esempio, con Pozzo, Garbutt e Burgess ai Giuochi Olimpici del 1924 e Burlando alla Coppa Rimet del 1938 – dei suoi collaboratori). L’allenatore, che guidava la squadra dal campo per destinazione, in presenza delle commissioni tecniche, era una figura di grande importanza, sicuramente superiore a quella di ciascun commissario e probabilmente alla loro somma. Non sempre l’allenatore non faceva parte della Commissione Tecnica: ad esempio, nel 1910 Umberto Meazza assommava i due ruoli”.

La FIGC affida dunque alla Fondazione Museo del Calcio il compito di fare luce sulla vicenda, vista la documentazione già corposa ricevuta dal Museo del Genoa, e i riscontri effettuati confermano quanto sostenuto. “All’epoca – raccontano David Bini e Massimo Cervelli – le commissioni tecniche erano composte da arbitri incaricati dalla FIGC di allestire il campo da gioco, convocare i giocatori e preparare il vestiario. Dopo le Olimpiadi del 1912, guidate da Pozzo, segretario della FIGC, in presenza di un vuoto organizzativo a livello federale, viene istituita una commissione così composta: Umberto Meazza, A. Armano, H. Goodley, C. Ferraris, L. Faroppa, U. Baruffini  Pedroni che rimase in carica  dal 22/12/1912-15/06/1913. Successivamente dal 11/01/1914 al 17/05/1914 la Commissione viene aggiornata: U. Meazza, Armano, Pedroni, Pasteur, Calì, Rietmann, Resegotti (tra l’altro non in tutte le partite erano presenti tutti i componenti, ad esempio per Italia-Francia del 29 marzo 1914 la commissione firma con tutti i nomi tranne quello di Pasteur ndr)”.

“La commissione – proseguono Bini e Cervelli – prese l’abitudine di nominare un trainer, che prima era stato un preparatore atletico (Meazza); il primo allenatore vero e proprio in questo ruolo sembra essere proprio Garbutt il 1° maggio 1913, quando l’Italia con nove vercellesi batte il Belgio 1-0.

Garbutt, dopo aver chiuso pochi mesi prima a 29 anni la carriera da calciatore tra Reading, Woolwich Arsenal e Blackburn, era giunto nella cittadina ligure per lavorare al Porto. Vista la sua esperienza, è chiamato dal club rossoblù a guidare la squadra che, dopo i 6 scudetti tra il 1898 e il 1904, aveva grande ambizione di tornare a vincere. Con lui in panchina, il Genoa CFC avrebbe conquistato il titolo del 1914-15 e, dopo la sosta causata dalla Prima Guerra Mondiale, quelli del 1922-23 e 1923-24.

In questo contesto, dunque, la ricostruzione condotta ha aiutato a ricostruire i fatti: dopo neanche un anno dal suo arrivo nella Penisola, la Commissione Tecnica nominata dalla Federazione Italiana Giuoco del Calcio per guidare la Nazionale gli affidò il ruolo di allenatore, a partire da giovedì 1° maggio 1913 (Italia – Belgio 1-0 a Torino). Garbutt guida la Nazionale per sei partite nel corso di poco più di un anno, tra il maggio 1913 e il maggio:

Italia – Francia 2-0, Torino 29 marzo 1914

01.05.1913    Italia-Belgio 1-0 a Torino

13.06.1913    Austria- Italia 2-0 a Vienna

11.01.1914    Italia-Austria 0-0 a Milano

29.03.1914    Italia-Francia 2-0 a Torino

05.04.1914    Italia-Svizzera 1-1 a Genova

17.05,1914    Svizzera-Italia 0-1 a Berna

 

Tra l’altro, va ricordato anche che Garbutt, insieme a Burgers, accompagnò Vittorio Pozzo alle Olimpiadi di Parigi 1924 (prima volta di un commissario unico) e anche nelle partite di preparazione a quei Giochi Olimpici.

 

Dunque, tra il 1913 e il 1914 queste sono le Commissioni complete che guidano la Nazionale

22/12/12 – 12/01/13

Goodley, U. Meazza, Ferraris, Armano, Faroppa, Baruffini e Pedroni

01/05/13 – 15/06/13

Goodley, U. Meazza, Ferraris, Armano, Faroppa, Baruffini e Pedroni (Allenatore: W. Garbutt)

11/01/14 – 17/05/14

Meazza, Pasteur, Rietman, Resegotti, Calì, Pedroni e Armano (Allenatore: W. Garbutt)