Quindici anni fa, il 7 marzo 2006, veniva costituita dal Presidente Enrico Preziosi la Fondazione Genoa.
Come i meno giovani certo ricordano, il contesto e le ragioni della nascita della Fondazione erano di grave difficoltà per il Genoa, e di solitudine nell’ambiente del calcio e dei media; l’evento fu un gesto di orgoglio e di riscatto. La straordinaria risposta della comunità genoana e la sorprendente moltitudine di sottoscrittori segnarono l’inizio di un’epoca di unità e di affermazioni sportive.
E in questo spirito fu dalla Fondazione realizzato il Museo della Storia del Genoa – il primo museo in Italia aperto al pubblico che celebra la storia di una squadra – che resta e resterà come strumento di trasmissione alle nuove generazioni dei valori della comunità genoana e della Città.
Se per varie ragioni si è un po’ affievolito l’entusiasmo delle origini, credo si debba far sì che, quando sarà stata superata la tragica contingenza pandemica che ci assilla, lo spirito che dovrà animare la ripresa del Paese e della Città non mancherà di trovare riscontro in quello della comunità genoana, delle iniziative della nostra Fondazione e nelle sorti sportive del Genoa.
La Fondazione Genoa 1893
il Reggente
Andrea D’Angelo
Marco Montaruli, membro del Comitato Storico Scientifico del Museo della Storia del Genoa, ha voluto immortalare con una vignetta, che si ispira a quelle disegnate dal grande Carlo «Carlin» Bergoglio, per il Guerin Sportivo del 4 e dell’11 settembre 1924, il «passaggio di consegne» tra il capitano del Genoa di allora, Renzo «il figlio di Dio» De Vecchi, e un giocatore della Juventus attuale (volutamente non è stato riportato il numero sui calzoncini), che potrebbe essere il fuoriclasse portoghese Cristiano «CR7» Ronaldo.